Tomaszewski, Tomasz2022-08-012022-08-012008Colloquia Theologica Ottoniana, 2008, nr 2, s. 89-97.1731-0555http://theo-logos.pl/xmlui/handle/123456789/228Il frammento Rm 1,16-17 contiene l’annuncio del tema generale di questo più importante scritto paolino. In Rm 1,16 Paolo dichiara: Io non mi vergogno del vangelo. Il verbo ouk epaischunomai impiegato in questo testo non deve essere interpretato solo in un senso psicologico. Un forte legame che esiste tra i testi Rm 1,16a e Mc 8,38 ed anche Lc 9,26 conferma che ouk epaischunomai puo essere inteso come „confessare” oppure „testimoniare” L’Apostolo delle genti, affermando che non si vergogna del vangelo, esprime dunque la sua personale professione di fede nel vangelo.plAttribution-ShareAlike 3.0 Polandhttp://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/pl/Paweł apostołlisty apostolskieRz 1BibliaPismo ŚwięteNowy Testamentbiblistykaegzegezaegzegeza biblijnaluteranizmprotestantyzmchrześcijaństwoChristianityBibleNew Testamentexegesisbiblical exegesisLutheranismProtestantismRzymbiblical studiesSens Pawłowego Nie wstydzę się ewangelii (Rz 1,16a)Il senso dell’affermazione Paolina: Io non mi vergogno del vangelo (Rm 1,16a)Article