Szymański, Florencjan2022-08-012022-08-012008Colloquia Theologica Ottoniana, 2008, nr 1, s. 77-93.1731-0555http://theo-logos.pl/xmlui/handle/123456789/189Per capire quanto avviene sul pinnacolo del tempio a Gerusalemme (Lc 4,9-12), può essere illuminante il confronto tra questa scena e la tentazione subita da Gesù sulla croce (Lc 23,35-43), perchè terminando la triplice tentazione subita da Gesù nel deserto, all’inizio del suo ministero pubblico (Lc 4,13), Luca aveva detto che il diavolo «se ne andò per ritornare al tempo fissato». Ora questo tempo è certamente quello della passione. Nei due episodi c’è però una vistosa differenza: alla triplice tentazione nel deserto Gesù risponde con forza e con lucidità, appellandosi alla parola di Dio («sta scritto»). Sulla croce invece si chiude in un impenetrabile silenzio e non risponde né ai capi, né ai soldati, né al cattivo ladrone. In ciascuna delle tre sfide è riconoscibile la connessione tra la dignità messianica e la capacità di salvare. Gesù non può essere il Messia se nello stesso tempo non è il Salvatore. I capi dei giudei, i soldati e il cattivo ladrone sono tutti prigionieri dello schema terreno del diavolo, mondano della messianicità e della salvezza.plAttribution-ShareAlike 3.0 Polandhttp://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/pl/Jeruzalemkuszeniekuszenie Jezusa na pustynifilologia biblijnafilologiakrytyka tekstubiblistykaBibliaPismo ŚwięteŁk 4diabełJezus ChrystustemptationpustyniadesertphilologyNowy TestamentNew TestamentBibleJesus ChristdevilEwangeliagospelbiblical studiesJeruzalem jako miejsce kuszenia Jezusa w świetle Łk 4,9-12Gerusalemme come luogo della tentazione di Gesù alla Luce di Lc 4,9-12Article