Lemański, Janusz2022-08-032022-08-032007Colloquia Theologica Ottoniana, 2007, nr 2, s. 7-15.1731-0555http://theo-logos.pl/xmlui/handle/123456789/270Nell’articolo vengono analizzati i testi di Es 33,19; 34,6-7; 34,14, nei quali si parla della rivelazione del nome Divino. Tutti e tre si può capire come un’aggiunta riguardo i più famosi testi di Es 3,1-4,16 e 6,2-8. Se nei primi si parla soprattutto che il nome JH W H significa „essere fedele alle sue promesse”, allora nei testi elencati prima si cerca di sottolineare la benevolenza divina verso il popolo eletto. Dopo un episodio con il vitello d’oro Dio rivela la sua misericordia che prevale sulla sua giustizia. Questo e un rimedio per continuare il raporto d’alleanza quando il popolo non riesce di essere fedele. Questo non significa un conflitto di entrambi i concetti, ma il fatto, che il secondo vienne sottomesso al primo. JHWH castiga nei singoli momenti se è necessario, però questo non significa che si ritira dal suo impegno verso il popolo eletto in generale. Tale tendenza risulta proprio da un altro concetto rivelato da parte di Dio: la sua „gelosia”, che significa una continua attività per il bene di Israele.plAttribution-ShareAlike 3.0 Polandhttp://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/pl/JHWHJahweBógimię BożeWjbóstwabożekzłoty cielecMojżeszsprawiedliwośćmiłosierdziefaraonIzraelIzraeliciBibliaPismo ŚwięteStary TestamentGodgodsjusticemercyBibleOld Testamentname of Godgolden calfJHWH – Bóg miłosierny i zazdrosnyJHWH: un Dio misericordioso e gelosoArticle