Wejman, Henryk2022-08-192022-08-191994Szczecińskie Studia Kościelne, 1994, nr 5, s. 39-44.83-7041-002-20867-7220http://theo-logos.pl/xmlui/handle/123456789/522Autor streszczenia: Henryk Wejman.La questione dell’obbedienza sacerdotale non è facile. Il Concilio Vaticano II propone a tutti, ma ai presbiteri ed ai vescovi in particolare, l’unica chiave della soluzione, cioè il Cristo, il suo esempio di obbedienza al Padre „fino alla morte” (Fil 2,8). Così il „Cristo reale, la cui vita noi partecipiamo nella sua «realtà storica»” (cfr. K. Rahner), costituisce la norma dell’obbedienza sacerdotale. Il secerdote il quale guarda a Cristo, che con la propria obbedienza è modello „produtivo” della sua obbedienza, è consapevole perché può osare di essere obbediente al suo vescovo.plAttribution-ShareAlike 3.0 Polandhttp://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/pl/Jezus ChrystusBógposłuszeństwoposłuszeństwo kapłańskiekapłaństwokapłaniduchowieństwoMęka Pańskaukrzyżowaniecnotycnoty chrześcijańskienieposłuszeństwoautorytetmiłośćJesus ChristGodobedienceclergypriesthoodPassioncrucifixionvirtuesdisobediencelovesobór watykański IIVatican IISecond Vatican CouncilcouncilChrystus - norma posłuszeństwa kapłańskiegoCristo - Norma dell’obbedienza sacerdotaleArticle