Polonia Sacra, 2009, R. 13 (31), Nr 25 (69)

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Przeglądaj Polonia Sacra, 2009, R. 13 (31), Nr 25 (69) wg Autor "Lukoszek, Michał"

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    Pozycja
    Działanie in persona Christi jako udział w kapłaństwie Chrystusa w nauczaniu Jana Pawła II
    Lukoszek, Michał (Wydawnictwo Naukowe Uniwersytetu Papieskiego Jana Pawła II, 2009)
    L’insegnamento di Giovanni Paolo II contiene una grande richezza dei pensieri sul sacerdozio. In questo articolo è stata presentata una prova di mostrare un contenuto che porta con se l’espressione in persona Christi. Sulla base dei testi papali si può affermare, che termine in persona Christi significa un’identità sacramentale dell’uomo battezzato con Cristo – Sacerdote, il quale ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale in grado di episcopato o presbiterato. Il sacerdozio si deve comprendere esclusivamente come la partecipazione nel sacerdozio di Cristo – unico Sacerdote della Nuova Alleanza. Solo Lui, come incarnato Figlio di Dio, può offrire al Padre il Sacrificio efficace che è Lui stesso. Per questo motivo il sacerdozio di Cristo è eccezionale ed irrepetibile, e nessun altro può esistere accanto ad esso. Dall’inizio il sacerdozio è legato inseparabilmente all’Eucaristia. In essa i sacerdoti – partecipanti al sacerdozio di Cristo “presentano” ogni volta l’unico Sacrificio del Salvatore. Giovanni Paolo II presenta anche l’aspetto pneumatologico del sacerdozio. Il Pontefice sottolinea, che esso è l’opera dello Spirito Santo. Gli atti sacramentali compiuti per sacerdote sono efficaci soltanto grazie all’agire del Paradito. La formula in persona Christi significa dunque la partecipazione nel sacerdozio di Cristo, compreso come l’identità sacramentale con Lui, la quale fà capace il sacerdote di celebrare in modo efficace i sacramenti, e specialmente di rendere presente e di presentare a Dio Padre nel potere dello Spirito Santo il Sacrificio unico e salvifico del Figlio di Dio.