Polonia Sacra, 2010, R. 14 (32), Nr 26 (70)
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Przeglądaj Polonia Sacra, 2010, R. 14 (32), Nr 26 (70) wg Autor "Lukoszek, Michał"
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Pozycja Podstawy reinterpretacji dogmatu o prymacie biskupa Rzymu Soboru Watykańskiego ILukoszek, Michał (Wydawnictwo Naukowe Uniwersytetu Papieskiego Jana Pawła II, 2010)L’articolo cerca di stabilire basi di una possibile reinterpretazione della dottrina della costituzione Pastor aeternus del Concilio Vaticano I riguardante il primato del Papa. Il testo analizza proposte di alcuni teologi che interpretano il dogma in una prospettiva odierna. È stato rilevato che, interpretando il dogma, si deve prendere in considerazione tutte le circostanze storiche del Concilio, e anche tutto ciò che non è stato detto direttamente nel documento stesso. Concludendo tutto ciò, sono state formulate alcune tesi in proposito. L’interpretazione massimalistica del dogma, che vede la Chiesa come una monarchia assoluta, non è l’unica che sia possibile. La costituzione stessa, in realtà, né definisce, né esclude questo tipo di regime. Infatti, sono qui possibili anche altre interpretazioni. La costituzione non prende in considerazione il problema del potere del collegio dei vescovi. Ciò non significa che essa lo neghi, ma tale comportamento è una conseguenza della paura dell’interpretazione gallicana. Con ciò si vuole dire che la dottrina del papato, elaborata del Vaticano I, è aperta all’ecclesiologia di comunione, anche a quella del collegio dei vescovi che pure causa altre interpretazioni. La dottrina sul primato si colloca nella Tradizione della Chiesa. Di conseguenza, proprio la Tradizione deve essere il principio interpretativo del dogma. La verità può essere espressa in diverse parole e ciò adeguatamente alla concreta epoca storica. È possibile usare qui non solo un linguaggio giuridico, ma anche altri linguaggi, per esempio quello biblico. Queste conclusioni mostrano che la dotrina del Vaticano I sul primato del vescovo di Roma è aperta a varie interpretazioni il che è importante, tra l’altro, sul piano ecumenico.