Polonia Sacra, 1998, R. 2 (20), Nr 2 (46)
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Przeglądaj Polonia Sacra, 1998, R. 2 (20), Nr 2 (46) wg Temat "1 Henet"
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Pozycja Pochodzenie człowieka w apokaliptyce międzytestamentalnejJędrzejewski, Sylwester (Wydawnictwo Naukowe Papieskiej Akademii Teologicznej w Krakowie, 1998)La creazione negli apocrifi dell’apocalisse dell’AT fa vedere l’uomo molto vicino a Dio. Dalla creazione l’uomo si differenza solo con il soffio della vita, come un particolare intervento del creatore. Il dono fondamentale di Dio all’uomo, che decide della sua grandezza e della sua particolare relazione con Dio, è la scienza. A’apocalisse tiene conto dell’elemento materiale dell’uomo (carne) come anche dell’elemento spirituale (soffio di vita), perchè l’uomo diventi l’unità – un essere vivente. La notizia della creazione d’Adamo si trova nel Libro dei Proverbi lHenet, dove si parla d’Adamo, il primo l’uomo, „il quale ha fatto il Signore degli spiriti” I primi uomini sono stati „creati alla somiglianza degli angeli” (vedi Sai 8). Gli apocrifi dell’apocalisse dell’AT vedono la creazione dell’uomo nel senso il più concordo con lo spirito della Bibbia, pero fanno vedere gli alcuni particolari del racconto biblico di Gen 1-3, sottolineando ciascuno i modo proprio. I scritti di Qumran sotto-lineano una particolare gloria iniziale dell’uomo – messa nella consa-pevolezza di una particolare elezione degli membri della comunità – che gli viene ridata nell’escatologia. Questi particolari sono: la vicinanza di Dio all’uomo, la fatica di Dio nella creazione dell’uomo, i fondamenti doni di Dio (prima la scienza, poi la libera volontà), il legame dell’uomo con tutta la creazione.