Polonia Sacra, 1998, R. 2 (20), Nr 3 (47)

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Przeglądaj Polonia Sacra, 1998, R. 2 (20), Nr 3 (47) wg Autor "Jelonek, Tomasz"

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    Zastosowanie fikcji literackiej dla wyrażenia właściwej prawdy na terenie literatury biblijnej
    Jelonek, Tomasz (Wydawnictwo Naukowe Papieskiej Akademii Teologicznej w Krakowie, 1998)
    Il termine finzione letteraria deriva dal termine latino fictio che significa invenzione, supposizione, formazione. La finzione è una caratteristica del mondo presentato in un’opera letteraria: questo mondo è stato inventato dall'autore, sia esso reale o fantastico. In un'opera in cui troviamo la finzione letteraria appaiono anche elementi che si riferiscono – direttamente o indirettamente – alla conoscenza del mondo reale del lettore. E una realtà storica, topografica e di costume. La finzione letteraria è un modo di presentare la trama, in cui l’invenzione serve a trasmettere il contenuto proposto dall’autore. La veracità dell’opera invece, ossia la sua conformità alla realtà, non riguarda il modo di presentare, ma il contenuto dell’opera. Per questo anche un’opera fittizia può essere un mezzo usato per trasmettere la verità. Bisogna però saperla leggere conforme al genere letterario dell’opera, servendosi di adeguate chiavi di interpretazione. Nella presente comunicazione vengono presentati esempi di generi letterari biblici che si servono della finzione: parabola, favola, novella storica, midrash, pseudonimia e apocalittica. L’analisi delle applicazioni della finzione letteraria nella Bibbia ci dimostra che lo scopo a cui serve la finzione è sempre la trasmissione della verità sulla salvezza. Per questo l’invenzione che costituisce il nucleo della finzione letteraria, nell’ambito della letteratura biblica non può essere chiamato in nessun modo una menzogna.