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Pozycja Donna de Paradiso: la passione di Cristo in una sceneggiatura delle origini di frate Jacopone da TodiRella, Angelo (Wydawnictwo Naukowe Uniwersytetu Szczecińskiego, 2014)Senza dubbio la sacra rappresentazione Donna de Paradiso di Jacopone da Todi, vero e proprio capolavoro ispirato, con la sua scrittura-sceneggiatura sembra anticipare di secoli quella del teatro moderno ma soprattutto quella cinematografica. Siamo persuasi che Jacopone da Todi abbia scritto Donna de Paradiso suggerendone una visione, trasformando continuamente il linguaggio letterario in linguaggio visivo. La scrittura del Frate a nostro giudizio reca in se la cifra della scrittura della settima arte, ovvero avere nella sua ‘visibilità’ la sua qualità principale e nell’‘azione’ la sua specificità, di quella che Italo Calvino definito “cinema mentale”. Al pari degli autori che nel secondo dopoguerra misero in scena l’alienazione dell’uomo contemporaneo, Jacopone attraverso i suoi dialoghi-monologhi, ridotti al minimo, mostra l’angoscia, la solitudine e l’impossibilità di comunicare di una madre straziata dal dolore per quanto accade al proprio figlio. Gli spettatori-lettori non potevano nel Medioevo, e non possono oggi, non lasciarsi colpire dalla singolare forza di evocazione visuale della passione, dalla qualità violenta e “incarnata” della sua rappresentazione.Pozycja “Educare il corpo per salvare l’anima”. Sullo „Splanamento de li proverbii di Salomone” di Girardo PatecchioRella, Angelo (Uniwersytet Szczeciński, 2020)Si può salvare l’anima educando il corpo? La dinamica espansione della civiltà comunale in Italia determinò l’affermazione della letteratura dal carattere prevalentemente pratico e con chiarissimi intenti moralisti, tutta concentrata su elementi didattico-religiosi e didattico-sociali, che vide nel cremonese Girardo Patecchio uno degli autori che si distinsero particolarmente in questo genere in Italia settentrionale. Dalla sua opera Spianamento de li Proverbii di Salomone, di stampo espressamente religioso-pedagogico, emerge chiaro e forte l’assunto che è possibile avere salva l’anima salvando il corpo. Dove per “salvezza del corpo” Patecchio intende “educare” il corpo poiché è solo grazie ad un corpo costumato e virtuoso si evita di cadere in tentazione e si può giungere alla salvezza eterna dell’anima.Pozycja Wiara na stronach „Il politecnico”Rella, Angelo (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2011)La religione cattolica é stata dagli inizi un elemento importante e costitutivo per lo sviluppo della cultura italiana. Per quanto riguarda però la cultura italiana del Novecento i critici sono normalmente convinti che la religiosità, conformemente al famoso detto nietzscheano che „Dio é morto“, non gioca un ruolo importante o decisivo. Il presente articolo contraddice questa communis opinio dei critici dichiarando che la tragedia di due guerre e dell’olocausto ha fatto rinascere nella coscienza degli intellettuali ed artisti italiani la coscienza dell’importanza essenziale del messaggio umano e sociale del cristianesimo per un rinnovamento della cultura italiana dopo il fascismo. Prendendo come esempio Elio Vittorini e la sua rivista «Il Politecnico», si dimostra uno degli intellettuali di sinistra più importanti del dopoguerra in Italia, ha difeso decisamente il valore del cristianesimo inteso come messaggio universale e non solo istituzionale per la trasformazione della cultura italiana post-bellica. L’articolo offre una nuova prospettiva per una rinnovata analisi circa l’importanza della religione per la cultura del Novecento italiano.