Polonia Sacra, 2002, R. 6 (24), Nr 10 (54)
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Przeglądaj Polonia Sacra, 2002, R. 6 (24), Nr 10 (54) wg Temat "apostołowie"
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Pozycja Bóstwo i człowieczeństwo Syna Bożego w prologu Listu do HebrajczykówBogacz, Roman (Wydawnictwo Naukowe Papieskiej Akademii Teologicznej w Krakowie, 2002)The paper asks a question about the nature of the Son of God as shown in the prologue to the Letter to the Hebrews. Does it show the divine or human nature? It turns out that in the prologue to the Letter the author perceives His human nature (the second verse) and soon after, the divine (the beginning of the third verse), and – writing about the clearing of sins – the thought of the human nature of the Son of God returns to show His elevation. The fourth verse is a transition to the first part of the Letter and heralds its subject of superiority of the Son of God over the angles.Pozycja Współdziałanie chrześcijanina z Duchem Świętym wg Ga 5, 22-23Misztal, Wojciech (Wydawnictwo Naukowe Papieskiej Akademii Teologicznej w Krakowie, 2002)„Il frutto dello Spirito (...) è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, dominio di sé” (5, 22-23). Queste parole potrebbero essere capite come la definizione e il programma della vita cristiana. Già per questo motivo il testo appare come interessante e vale la pena approfondire il suo messaggio. Per raggiungere questo scopo prima di tutto bisogna rispondere alla questione se in Ga 5, 22-23 si tratta dello Spirito Santo. Visto per es. come nella Lettera ai Galati l'Apostolo utilizza la parola πνευμα la risposta positiva è più probabile. Nella Lettera ai Galati abbiamo alla nostra disposizione una ventina di testi con il sostantivo in questione. Salvo Ga 6, 18 la parola πνευμα nella Lettera ai Galati possiede sempre il senso teologico forte. Anche in Ga 5, 22-23 l'Apostolo attribuisce al πνευμα il ruolo del principio di vita cristiana dove questa ultima è compresa come la via di salvezza. In altre parole: la vita cristiana e la sua salvifica conclusione sono il frutto dello Spirito. Per capire meglio il messaggio sulla vita cristiana come il frutto dello Spirito vale la pena analizzare gli altri testi di corpus paulinum dove si trovano le espressioni simili. Sulla base di questi la vita cristiana si presenta come un generoso dono divino che consiste anche in una collaborazione con Dio. Solo Dio può salvare. Ma si vede che secondo il corpus paulinum questo non significa nessuna passività da parte dell'uomo. Ecco uno dei principi fondamentali anche per la spiritualità cristiana per quanto riguarda la sua parte teoretica e la sua parte pratica. In questo modo si può capire meglio anche la metafora di frutto dello Spirito. Il solo ed unico Spirito suscita e conduce alla plenitudine la sola ed unica vita cristiana. Ma questa vita è una ricchezza di aspetti che provengono dallo stesso unico Spirito. Un esame della caratteristica di frutto dello Spirito in Ga 5, 22-23 fa vedere la sua unicità e ricchezza non solo nei diversi concreti atteggiamenti ma anche come il seguire delle Persone divine, come il partecipare alla Loro vita, ai Loro atteggiamenti e intenzioni.