Colloquia Theologica Ottoniana, 2007, nr 2
Stały URI dla kolekcjihttps://theo-logos.pl/handle/123456789/150
Przeglądaj
Przeglądaj Colloquia Theologica Ottoniana, 2007, nr 2 wg Temat "Bible"
Teraz wyświetlane 1 - 5 z 5
- Wyników na stronę
- Opcje sortowania
Pozycja Hetyci a Stary TestamentCwikła, Łukasz (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2007)Pozycja JHWH – Bóg miłosierny i zazdrosnyLemański, Janusz (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2007)Nell’articolo vengono analizzati i testi di Es 33,19; 34,6-7; 34,14, nei quali si parla della rivelazione del nome Divino. Tutti e tre si può capire come un’aggiunta riguardo i più famosi testi di Es 3,1-4,16 e 6,2-8. Se nei primi si parla soprattutto che il nome JH W H significa „essere fedele alle sue promesse”, allora nei testi elencati prima si cerca di sottolineare la benevolenza divina verso il popolo eletto. Dopo un episodio con il vitello d’oro Dio rivela la sua misericordia che prevale sulla sua giustizia. Questo e un rimedio per continuare il raporto d’alleanza quando il popolo non riesce di essere fedele. Questo non significa un conflitto di entrambi i concetti, ma il fatto, che il secondo vienne sottomesso al primo. JHWH castiga nei singoli momenti se è necessario, però questo non significa che si ritira dal suo impegno verso il popolo eletto in generale. Tale tendenza risulta proprio da un altro concetto rivelato da parte di Dio: la sua „gelosia”, che significa una continua attività per il bene di Israele.Pozycja Mitologiczne, filozoficzne i biblijne wątki komplementarności człowiekaMisiak, Rafał (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2007)Der Artikel nimmt die Fragen nach der Komplexität der menschlichen Person in Anlehnung an drei Quellen vor: die Philosophie (besonders die von Platon), die Mythen und die Bibel (besonderes die Genesis). Die oben genanten Texten sind in der Enzyklika Deus caritas est vom Papst Benedikt XVI herbeigerufen. Die Idee der Komplexität des Menschen ist im Mythos von der Herkunft des Menschen im „Festmahl” von Plato zugegen und tritt in den Analysen zum Eros auf. Auf diese Mythen beruft sich Benedikt XVI, indem er die Liebe, die im Begriff eros gefasst wird, mit dem Wort agape ergänzt. Die Analyse der Genesis, die sich auf den Ursprung des Menschen bezieht, weist auf die Erfahrung „der ursprünglichen Einsamkeit” hin. Adam erfährt die Einsamkeit und so bestimmt er sich selbst als Subjekt. Er ist durchaus andersartig als die ganze Schöpfung. „Die ursprüngliche Einsamkeit” ist auch eine Erfahrung des Suchens nach einem Partner, der schließlich Gott selbst ist, sowie die von ihm geschaffene Eva. Benedikt XVI. lehrt, dass erst Adam mit Eva eine Ganzheit der Menschlichkeit ausmachen. Auf der Erfahrung „der ursprünglichen Einsamkeit stützt sich die Erfahrung „der ursprünglichen Einheit”. Diese Erfahrung vollzieht sich in einem geheimnisvollen Traum des Adams, während dessen lebt Eva auf. Der Bund „communio personarum” zwischen Adam und Eva stützt sich auf der leiblichen und zugleich der geistigen Basis. Die Komplexität der menschlichen Person setzt drei Stufen voraus: (1) Detaillierung des Leibes und der Seele in der Konstitution der menschlichen Person samt mit der Situierung des Menschen vor Gott; (2) die Notwendigkeit des Erschaffens Evas wegen „der ursprünglichen Einsamkeit” Adams; (3) die Erfahrung „der ursprünglichen Einheit” von Adam und Eva.Pozycja Przeciwnicy Pawłowej doktryny o zmartwychwstaniu w gminie korynckiejPosadzy, Andrzej (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2007)La produzione esegetica del Novecento ha offerto numerosi tentativi di descrivere e capire una delle più interessanti problemi sorti nella comunità do Corinto. I problema riguarda i cosiddetti negatori della risurrezione. Paolo nella sua Lettera scrive, che «alcuni» cristiani di Acaia non credono nella risurrezione dei morti (cfr. 1Cor 15,12). Ce ampio consenso nel ritenere, che la negazione della risurrezione è l’effetto dell’errore nel capire le parole dell’Apostolo. Fra le diverse ipotesi di soluzione proposte nel secolo scorso, due, in particolare, hanno trovato numerosi adepti in ambito accademico. Prima partiva dall’ipotesi gnostica, l’altra riguardava la filosofia di Filone e tradizione giudeo-alessandrina. Articolo qui presentato ha dato ampio spazio all’ipotesi gnostica, seguendo anche l’esposizione dell’ipotesi dell’«escatologia realizzata», dal momento che essa presenta numerosi tratti in comune con quella gnostica. Il lavoro si è occupato anche della teoria «filoniana». E stato presentato il problema dei rapporti tra il pensiero paolino e quello filoniano. Specialmente per quanto riguarda il sorprendente parallelismo terminologico con l’antitesi «uomo terreno» — «uomo celeste», introdotto da Paolo in 1Cor 15,45-47.Pozycja Sprawozdanie z walnego zebrania Stowarzyszenia Biblistów Polskich i 45. Sympozjum Biblistów PolskichBriks, Piotr; Korzec, Cezary (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2007)