Colloquia Theologica Ottoniana, 2006, nr 1

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    Wezwanie do nawrócenia w świetle metafory „przyjdę jak złodziej” (Ap 3, 3b)
    Szymański, Florencjan (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
    Il presente articolo è stato dedidaco all’analisi del brano di Ap 3, 3b, per raccogliere il messaggio della conversione secondo la metafora „verrò come un ladro” del suscritto testo. L’immagine viene generalmente riferita al giudizio finale, alla parusia come si veda la parabola evangelica (Mt 24,43) e paralleli (1Ts 5,2; 2 Pt 3,10). Qui tuttavia la precisazione „verrò da te” sembra consigliare di intendere che questa venuta avrà una forma particolare, più spirituale. Dall’indagine del contesto risulta che il giudizio finale si sta già svolgendo durante ogni celebrazione eucaristica, ma solo la conversione ci fa riconoscerlo. La Chiesa deve avere la stessa premura, la stessa sollecitudine, come Gesù, di predicare la conversione.
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    Sakramentalność święceń biskupich w Konstytucji Dogmatycznej o Kościele Lumen gentium N. 21
    Bujak, Janusz (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
    Die Bestätigung des sakramentalen Aspekts der Bischofsweihe in der dogmatischen Konstitution über die Kirche „Lumen gentium“ Nr. 21 war zweifellos eine der größten Errungenschaften des II. Vatikanischen Konsils. Es wurde die seit Mittelalter andauernde Aufgliederung in „die Macht über die Eucharistie” und „die Macht über die Kirche” dadurch überwältigt, indem es betont wurde, dass dank der Weihe der Bischof sowohl der Hohenpriester in seiner Diözese, dh. der Hauptleiter jeder Eucharistiefeier ist als auch dass er in ihr die authentische M acht ausübt, indem er zugleich in der Einheit mit dem Bischof von Rom bleibt. Solche „episkopozentrische” Betrachtungsweise des Kirchenamts war auch mit der erneuerten Theologie des Presbytertums und des Priestertums aller getauften Mitglieder der Kirche verbunden. „Lumen gentium” Nr. 21 hatte auch einen wesentlichen ökumenischen Aspekt, insbesondere in der Beziehung zu den Ostkirchen, denen der Aspekt der Theologie des Episkopats als des Sakraments nie abhanden gekommen ist. Das Konzil hat jedoch nicht alle sich aus den Beziehungen zwischen der Dienstleistung von Presbytern und Bischöfen in der Kirche ergebenden Fragen beantwortet. Die Reflexion über das Problem der Priesteridentität bringt ständig neue Fragen, zu denen die Theologen nach Antworten suchen müssen.
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    Ruch ekumeniczny jako droga kościelnej integracji
    Wojtkiewicz, Krzysztof (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
    Die heutige Welt steht unter dem Zeichen der Integration. Es gibt verschiedene Formen von Einigung der menschlichen Gesellschaft. Ein weltweites Phänomen der Integration heißt die Globalisierung. Seit alters her aber hatten die Menschen eine Tendenz, große Imperien zu errichten. Es stellt sich aber die Frage: Ist die Integration ein Prozess nur in der säkularen Welt? Oder gibt es eine ähnliche Art der Vereinigung im geteilten Christentum. Bekanntlich werden auch von den Christen die Anstrengungen unternommen, die eine Kirche Jesu Christi wiederherzustellen. Wie verläuft der kirchliche Prozess, der die ökumenische Bewegung heißt? Der Verfasser des vorliegenden Artikels stellt zunächst den Unterschied zwischen dem säkularen und dem kirchlichen Prozess dar. Dann aber versucht er aufzuzeigen, worin besteht die Eigenart der Ökumene. Ihr legen die folgende Worte Jesu zugrunde: „Damit sie eins sind” (Joh 17,11). Nach Johannes Paul II. ist das Gebet die Seele des ökumenischen Prozesses. Es müssen aber andere Handlungen unternommen werden wie: theologischer Dialog, die praktische Zusammenarbeit. Ohne die Bande des Glaubensbekenntnisses, die Sakramente und kirchliches Leitungsamt ist die Einheit der Kirche unmöglich. Dasselbe gilt auch für die gemeinsame Feier der Eucharistie. Alle christlichen Konfessionen sind dabei davon überzeugt, die eine Kirche soll das Bild der Trinität sein. W ie dreifältiger Gott ist die Communio und bildet in sich die Einheit in der Verschiedenheit und die Verschiedenheit in der Einheit, hat auch die Kirche die Aufgabe, in sich diese Wirklichkeit nachzuahmen und widerzuspiegeln.
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    Wtajemniczenie chrześcijańskie dzieci i młodzieży w wieku szkolnym na podstawie wskazań noty pastoralnej Rady Stałej Konferencji Episkopatu Włoch
    Maćkowski, Andrzej (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
    L’articolo è una presentazione di una parte del documento della Conferenza Episcopale Italiana sul catecumenato dei fanciulli e dei ragazzi intitolato L ’iniziazione cristiana, Orientamenti per l'iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi dai 7 ai 14 anni. Si tratta della parte che contiene le norme e le indicazioni da osservare nella Chiesa italiana in caso dell’attuazione dell’itinerario d’iniziazione cristiana con i fanciulli ed i ragazzi. Tale presentazione sembra essere opportuna soprattutto perché la Conferenza Episcopale Polacca non ha preparato tali norme ed indicazioni. Nel primo capitolo si presenta tutti gli argomenti che si potrebbero chiamare preliminari e dei quali osservanza aiuta nella fruttuosa attuazione dell’itinerario d’iniziazione cristiana. Il capitolo secondo parla degli elementi che concorrono all’iniziazione perché sia un tirocinio di vita cristiana, cioè dell’annuncio della Parola, dell’esercizio della vita cristiana, della celebrazione liturgica e dell’inserimento nella comunità cristiana. L’ultimo capitolo invece descrive i tempi e le tappe dell’itinerario dell’iniziazione cristiana tenendo conto di un proposto adattamento del Rito per l ’iniziazione cristiana degli adulti alle esigenze dei fanciulli e dei ragazzi.
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    Rozwój ludzki - myśl społeczna Kościoła w służbie rozwoju każdego człowieka i wszystkich ludzi
    Prufer, Paweł (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
    Lo sviluppo, fulcro della questione sociale ed economica, scaturisce dalla esigenza di un nuovo modello che consideri l’individuo pienamente coinvolto nei processi economici, sociali, culturali e politici che influenzano la sua attività umana. In questa logica la persona viene collocata al centro dello sviluppo, in cui la crescita economica è uno dei mezzi e non il fine di tale processo. Vero obiettivo dello sviluppo dovrebbe essere quello di creare un ambiente in grado di consentire una vita più lunga, sana e creativa. Ogni società ha un fine da raggiungere: fare in modo che il progresso sia in armonia con i bisogni delle proprie popolazioni promuovendo la creatività, la cooperazione e la partecipazione nel pieno rispetto dei valori storici, culturali e religiosi. Suo principale obiettivo dovrebbe essere: offrire ai più deboli condizioni più favorevoli per elevare il livello e la qualità di vita, rispettando sempre la dignità della persona. Nella storia delle società umane, attraverso il pensiero e l’azione, la Chiesa si è impegnata dando un notevole contributo allo sviluppo culturale, sociale e politico, accanto all’esercizio della sua missione essenzialmente religiosa. Il suo impegno si è sviluppato nell’ambito delle due realtà: spirituale e sociale, anche nell’ambiente agricolo-rurale. La Chiesa ha esercitato tale influenza, immettendo regole etiche all’interno dei processi sociali, plasmando atteggiamenti e strutture sociali, lanciando proposte e valutazioni della realtà sociale, alla cui base ce la costruzione di un ideale di sviluppo umano riferito all’ambiente agricolo. La dottrina sociale della Chiesa è intervenuta offrendo principi di riflessione, norme di giudizio, determinazione delle direzioni pratiche in vista del farsi, o meglio, nella costruzione di un modello di società che possa agire in prospettiva dello sviluppo umano. L’intervento della dottrina sociale della Chiesa in questo campo sociale non è stata meccanica introduzione di regole etiche, ma evangelizzazione dell’uomo, inserimento del Vangelo nel sociale. Guardando questa realtà la Chiesa ha avuto il coraggio di dare una nuova idea di sviluppo più attuale ed adeguata, modellata attraverso le caratteristiche dell’integralità, in prospettiva distica ed umana.
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    Dowody w procesie beatyfikacyjnym męczennika za wiarę ks. Władysława Miegonia (1892-1942)
    Jaworski, Zbigniew (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
    Martyrdom for faith, in odium fidei, to be acknowledged by the Holy See, requires irrefutable arguments, including documents, expert opinions as well as witness testimonies. The strength of the witness testimonies depends on many factors, particularly whether the witness testifies out of his own personal experience scientiapropria or his knowledge is based on hearsay de auditu ab aliis. In a joint beatification process of 108 martyrs there was also Blessed Władysław MIEGOŃ, chaplain to the army. There were six witnesses in his process, history commission was consulted, and a number of military and Church documents were collected. This paper shows life story of the blessed officer and priest, the process timeline, includes valuable, unpublished materials, particularly witness testimonies - both eye witness and indirect and other proof in this master. Author of this paper was the postulator for the beatification cause, nominated by the field bishop, acts as a promoter of the cult and spirituality of the Blessed Władysław the Martyr, who was murdered in KL Dachau on 15.10.1942. Author of this paper was the postulator for the beatification cause, nominated by the field bishop, acts as a promoter of the cult and spirituality of the Blessed Władysław the Martyr, who was murdered in KL Dachau on 15.10.1942.
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    Medialne transformacje czasu i przestrzeni
    Drożdż, Michał (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
    Die in der vorliegendem Artikel dargestellten Analysen konzentrieren sich um die Problemen der medialen Transformationen der Zeit und des Raumes. Es geht uns besonders um das Phänomen der „neuen Medien” und ihren Einfluss auf das Leben des Individuums und der Gesellschaften, um die Fragen über die gegenwärtigen vielseitigen Veränderungen bei der W ahrnehmung der Zeit und des Raumes als Konsequenz des technologischen Fortschritts im Bereich der Massenmedien und der Kommunikation. Diese Analysen haben einen philosophischen Charakter. Sie werden nämlich vom personalistischen Forschungsgesichtspunkt her durchgefuhrt, der die Wichtigkeit der anthropologisch-ethischen Dimension in Medienforschungen unterstreicht. Die Prozesse der Mediatisierung des menschlichen Lebensraumes haben positive und negative Aspekte. Die Medien gestalten eine neue Qualität der Informationsgesellschaft mit. Der Mensch nimmt auf verschiedenen Stufen seiner Tätigkeit Anteil an dem durch die Medien geschaffenen Bereich: das ist der Bereich der symbolischen Formen und ihrer rezeptiven Semantik und des Sinnes. Dieser durch Medien generierte Bereich wird vom Menschen als ein Gebiet erfahren, in dem seine Beziehungen zu der Wirklichkeit den Prozessen der Mediatisierung unterliegen, d.h. sie stützen sich auf die M edien als Instrumente des Kommunizierens. Man kann sagen, dass die M ediosphäre ein mediatisierter Lebensraum des Menschen ist. Die Medien, im weiten Sinne des Wortes, sind nämlich kein neutrales Instrument der Kommunikation und der Informationsübertragung, sie sind nicht nur ein neutraler Kanal oder Transmissionsriemen der die Wirklichkeit widerspiegelnden Inhalte, sondern ein Schöpfer der neuen Qualitäten im Leben des Menschen, des neuen Weltbildes und der Konzeption des Menschen. Wenn man die Medienproblematik analysiert, entdeckt man einerseits eine äußerst positive Vorstellung der Medienwirklichkeit in der Zeit und im Raum, die ein integraler Bestandteil der gegenwärtigen Mediosphäre sind.
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    Ahura Mazda - zaratustriańskie inspiracje jahwizmu?
    Briks, Piotr (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
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    Sprawozdanie z naukowej sesji dogmatycznej teologów polskich. Wyższe Seminarium Duchowne w Łomży 19-21 września 2005
    Wojtkiewicz, Krzysztof (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
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    W posłudze sakramentu Eucharystii - szafarz zwyczajny i nadzwyczajny
    Caban, Peter (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
    This is a short, but an apt study, which deals with ministers of the Eucharist. It presents to readers the historical development of Eucharistic ministers from the ancient times up to the present recalling the newest Church documents on this problematic. The aim of this study is to give an exact and fitting review of the history and of the present regulations for ordinary and extraordinary ministers of the Eucharist.
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    Kościół katolicki w Polsce a życie społeczne. Studium socjologiczno-pastoralne
    Misiak, Roman (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
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    La nudità necessaria, il ruolo del Giovane di Mc 14,51-52 nel racconto Marciano della passione-morte-risurrezione di Gesù
    Korzec, Cezary (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)
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    Modlitwy eucharystyczne w posoborowej reformie liturgicznej
    Dojas, Błażej (Wydział Teologiczny Uniwersytetu Szczecińskiego, 2006)